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Il territorio acese

È il centro principale del retroterra acese, comprendente, oltre ad Acireale, i comuni di Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Castello, Aci Bonaccorsi, Valverde e parte di Santa Venerina e di Zafferana, in origine tutti ricompresi nel territorio dell’antica Aquilia, che insieme formano un’unica area urbana senza soluzione di continuità di oltre 130.000 abitanti.

Città formatasi da piccole migrazioni dal territorio a sud, oggi l’impianto urbanistico è quello tipico delle città tardo-medievali della Sicilia.

Sorge a metà della costa Ionica siciliana. I suoi abitanti si chiamano acesi (jacitani in siciliano). È sede della diocesi di Acireale.

Tra Carnevale e barocco

Acireale è nota, in particolar modo, per il suo carnevale, per il barocco, le sue bellezze naturalistiche (tra cui la Timpa), la sua costa lavica, per la sua tradizione nel calcio e nella scherma nonché, fino a pochi anni fa, per le sue terme. Vicina all’Etna, comprende nel suo territorio una serie di borghi marinari dotati di porticciolo, tra cui Santa Maria la Scala e Capo Mulini.